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foto di Paolo Frunzio

Napoli, XIV Mostra

Particolare.Natività

Detail.Nativity.

 

 

ENRICO DI GIULIO

L'arte del presepe ha in Enrico Di Giulio radici antiche di carattere familiare ed un'esperienza collaudata da trentacinque anni di creazioni presepiali. Fedele a quello di tipo tradizionale-popolare con pastori di terracotta, è passato dai presepi dì grandi dimensioni e quindi di difficile collocazione nelle abitazioni moderne a presepi di dimensioni sempre più limitate fino a presepi racchiusi in bacheche o protetti da campane e popolati di moschelle, dunque quali oggetti raffinati e di arredamento. Nel suo laboratorio se ne trovano di misure e tipologie diverse, sempre molto curati nei particolari, quasi sempre forniti di una sapiente illuminazione e anche di effetti speciali da lui stesso ideati grazie alla sua esperienza di tecnico elettronico.
Né la sua evoluzione si ferma qui; se l'anno scorso si è cimentato con la felice e riuscita innovazione del presepe presentato con un boccaporto alla maniera e con gli effetti ottici e prospettici dei diorami, quest'anno si
presenta con una innovazione che potrebbe indicare un cambio di rotta. la scenografia, motto suggestiva, e di ispirazione sette-ottocentesca, impreziosito da pastori vestiti di 32 centimetri.


His love for the family crib has driven him for decodes to create o lot of scenographies, constantly reducing their dimensions until embracing the concept of the crib as a refined object design. His cribs ore often set in o show-case and ore always lightened with special effects mode by electronic devices. This year in his crib we can also find some 32 cm. tall dressed shepherds.