foto
di Paolo Frunzio
Grottaglie, XX
Mostra
Miniatura in mosaico che riprende il quadro di F. Falciatore: "Scena
di vita popolare al Largo del Castello".
A miniature in mosaic
which recalls F. Falciatore's picture "A feast in the Castle Square".
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E LOISA INTINI
Eloisa Intini, neosocia, è diplomata in
pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio di Musica di Napoli, è laureata in
Filosofia presso l'Università degli Studi di Roma ed è specializzata in Paleografia
musicale. Attualmente è docente di Storia della Musica presso il Conservatorio di Musica
di Avellino. Musicologa e ricercatrice, ha al suo attivo pubblicazioni sulle istituzioni
musicali nel Settecento a Napoli, ha conservato da sempre la passione per le arti in
genere. E infatti, il suo percorso artistico è lungi dall'essere tutto già tracciato...
"Ci sono amori per l'arte che, a lungo palesati non rivelano mai la loro natura. Ho
sempre amato ed apprezzato la maiolica a tutti i livelli" afferma l'Intini
stessa in
un suo depliant. Si è dunque dedicata alla maiolica artistica ed al presepe napoletano.
Ha frequentato a Napoli i Corsi tenuti dal maestro Alessandro Giliberti ottenendo subito
lusinghieri consensi. Dopo alcune personali sulla maiolica e sul presepe in Italia, ha
partecipato ad un'importante collettiva con le ceramiche di Faenza al Belvedere reale di
S. Leucio, a Caserta per le minuterie presepiali, a Napoli, Roma e Firenze e,
prossimamente, a Milano. Dopo alcune personali in Francia, nella Languedoc e a Nizza, è
stata invitata a tenere un'importante personale all'Hotel du Paris a Montecarlo. E'
autrice del pregevole articolo: "La musica e la cultura nel presepe del
Settecento" contenuto nelle presente pubblicazione.
E' alla sua prima mostra con la nostra Sezione e presenta Pastori del'700 napoletano
interamente modellati e dipinti ad olio, abbigliati rigorosamente secondo i canoni dei
pastori d'epoca accanto ad alcune minuterie in maiolica.
Musicologist and researcher she
published some works on Neapolitan musical institutions in the 18th century and she has
always saved her love for art. She devoted herself to the artistic maiolica and to the
Neapolitan crib. She is a new member of the Association and she exhibits some Neapolitan
18th century shepherds, hand-made and pointed in oils, dressed in style, and some maiolica
minuteness. She also mote the article on the music and culture in the 18th century crib,
included in the present publication. |