La
caratteristica strada del poetico artigianato presepiale è Via San Gregorio Armeno.Questa
strada, nota in tutto il mondo, era detta platea nostriana perchè quì, il quindicesimo
vescovo di Napoli San Nostriano, fece costruire le terme per i poveri. Ma la strada,
situata nella regione augustale, assume anche un importante valore religioso perchè il
vescovo Agnello edificò la prima basilica - all'interno della città dedicata a San
Gennaro. Questa chiesa è ancora oggi visitabile, seppur interamente modificata durante i
secoli. Tra gli altri monumenti presenti va certamente messo in meritato rilievo il
monastero di San Gregorio Armeno. Sulla storia di questo monastero, viste le numerose
modifiche al primitivo impianto monastico e le numerose annessioni di edifici, o parte di
essi, consiglio il lettore a maggiori approfondimenti. La strada ha mantenuto per secoli
quella vitalità che ancora oggi la contraddistingue. Questo non solo per le notevoli
strutture presenti durante tutta la sua storia, ma anche perchè cardine capace di
connettere il vero centro della città antica (area oggi identificabile in parte con
piazza San Gaetano) con le principali arterie (via San Biagio dei Librai, via Tribunali ).
Una strada percorsa durante i secoli da ogni cittadino napoletano.A queste ed altre
ragioni si deve la concentrazione di attività artistiche e commerciali. Era quì il
centro artistico culturale ove erano fiorenti nel passato le botteghe di artisti, pittori,
scultori, argentieri, intagliatori, doratori che con la loro sapiente arte hanno reso
famosi chiese e palazzi che ancora oggi ammiriamo. Ho detto la Napoli culturale perchè
basta pensare che a pochi passi da questa strada è Via San Biagio dei Librai. Quì, in un
palazzo che ha oggi anche accesso dalla stessa via San Gregorio Armeno, un libraio diede i
natali a Gian Battista Vico. Più avanti, a pochi passi da piazza san Domenico Maggiore,
vi è una lapide che ricorda la dimora di Francesco de Sanctis. Nelle vicinanze troviamo
anche Palazzo Filomarino, dimora di Benedetto Croce.Ma delle attività artistiche del
passato, cosa è rimasto nella ancor oggi splendida via San Gregorio Armeno? La risposta
sincera è: assai poco. Senza falsa modestia devo ricordare, nel palazzo di Michele Tenore
- fondatore dell ' Orto Botanico di Napoli la nostra bottega che con una attività di
circa duecento anni continua la raffinata scuola scultorea napoletana ed il restauro. Ma
quanto attrae maggiormente il turismo è la fiorente produzione di pastori in terracotta.
Ed ecco i Ferrigno, i Giannotti, i Maddaloni: tuttidi antica tradizione famigliare. A dare
incremento a questa produzione di artigianato artistico furono dapprima l'Associazione
Napoletana Amici del Presepio, poi l'Azienda di Cura e Soggiorno di Napoli che seppe
incoraggiare con premi in denaro ed attività culturali. In questi ultimi anni va
riconosciuta una maggiore attenzione da parte del Comune di Napoli. Nel mese di dicembre
è tutto un presepe. Folle di visitatori, scolaresche di ogni parte del mondo affollano
incessantemente questa strada che sembra appartenere al mondo dei sogni. Prof. Antonio Lebro |