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Anno2 - n.2 - Aprile 2002
Testo e foto tratte dal libro "Krippen Nativity Scenes - Creches", Bayerisches Nationalmuseum Munchen, Taschen, 1998. Testo: Nina Gockerell; Foto: Walter Haberland
 

Scene della Natività dalla regione alpina e da Monaco

 

Nel Sud della regione tedesca, la costruzione della scena  della Natività ebbe uno sviluppo considerevole verso la fine del 16° secolo per poi seguire un proprio percorso specifico. La voluminosa corrispondenza tra l'Arciduchessa  Maria di Bavaria appartente alla Casa regnante di Wittelsbach e  suo fratello il Duca Wilhelm V di Bavaria, contiene ripetuti  riferimenti a pastori scolpiti e abbigliati per la scena della Natività. Questi ultimi furono inviati da Monaco all'Arciduchessa dopo il suo matrimonio e il suo trasferimento a Graz nel 1571. Negli anni successivi,  il numero di fatture emesse dagli artigiani e dagli artisti  per la manifattura e la consegna alla corte di Monaco di Scene della Natività aumentò notevolmente.

 

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La Vigilia di Natale con l'Adorazione degli Angeli, Monaco. (Angeli, pastori e palazzi) Italia 1760 (Sacra Famiglia) Pstori scolpiti in legno, dipinti, con abiti in stoffa. Altezza; 20cm.

 

 

 

Gli angeli finemente scolpiti e rappresentati in gruppo sono tipici dei presepi di Monaco degli inizi dell'800.  Non ci sono i paffuti putti italiani, ma attraenti e asessuati giovani esseri con fisici magri e vigorose ali di piume in tonalità pastello. A differenza degli altre pastori, questi non sono snodabili. Ogni figura è stata scolpita da un pezzo di legno ed ha una posa fissa di allegria o adorazione. Questa scena dell'Adorazione degli Angeli è arricchita dal cielo stellato.

 

Già all'inizio del 17° secolo, i monasteri riconobbero il valore pedagogico delle scene della Natività; molti ordini religiosi ebbero l'importante compito di insegnare  la storia biblica agli analfabeti. Per questo motivo,  non solo le opere religiose ma anche le Scene della Natività furono deliberatamente  strumentalizzate. Nel 1601 i Gesuiti di Altotting allestirono un primo Presepe  del monastero; poi ci fu quello dei monaci di Monaco nel 1607, dei monaci  di Innsbruck nel 1608 ed infine dei gesuiti di Hall del Tirolo nel 1609. Una Scena della  Natività era già stata allestita nella Chiesa del Gesù a Praga nel 1562. Purtroppo non abbiamo  nessuna notizia sull'aspetto di questi primi esempi di presepi. Per oltre un secolo,  soltanto i monasteri e le corti della regione alpina realizzarono Scene della Natività.

 

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Alla ricerca di una Locanda, Monaco. Scena fatta da Wilhelm Döderlein, 1959. Figure scolpite in legno, dipinte, con abiti in stoffa. Altezza:25 cm

 

 

 

 

La scena rappresenta una zona di mercato in un villaggio orientale. Maria si sta riposando, esausta, mentre Giuseppe viene messo alla porta da un locandiere inospitale e da un cane che abbaia. La crescente familiarità degli artigiani di Monaco con le fisionomie e gli abiti orientali è evidente nei volti e negli ornamenti del gruppo di uomini che sta parlando in piedi nella parte anteriore della scena. I pastori sono figure snodabili; le teste, le braccia e le gambe sono scolpite in legno e dipinte con grande precisione.

Nel 18° secolo, le scene di genere cominciarono ad accompagnare le sobrie scene bibliche della Natività Bavarese e Tirolese conferendo a queste ultime un aspetto più popolare. In questi presepi oltre alle figure dipinte e scolpite, si possono ammirare pastori di legno snodabili, abbigliati con vesti di stoffa, ed anche piccoli pastori in cera. Caratteristica dell'epoca è l'attenzione  rivolta al vestiario dei pastori e dei fedeli in adorazione: sono abbigliati con i tradizionali costumi dell'epoca e del luogo nel quale furono allestite le prime Natività. Di conseguenza, gli osservatori riuscirono più facilmente a individuare le figure che avevano partecipato al santo evento. Questo particolare sottolineò che la salvazione è un processo continuo che si svolge in tutti i tempi e per tutti  gli uomini.

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I Pastori nel campo, Monaco. Pastori realizzati dallo scultore Ludwig; animal realizzati da Niklas. Scolpiti in legno, dipinti, con abiti di stoffa. altezza: 26 cm.

 

 

 

In questa scena dell'annunciazione, i pastori non indossano più i costumi tradizionali, come era in uso nelle regioni alpine solo qualche secolo prima. Infatti, in questa scena, sia i tratti somatici che i vestiti indicano che sono  abitanti della terra Santa.Tipici della scena della Natività di Monaco sono gli animali magistralmente scolpiti, la loro raffigurazione è insolitamente animata come appare nella lotta dei tori.

Nel 1800 lo spirito dell'Illuminismo nel Sud della Germania spazzò via numerose espressioni della pietà popolare; ad esempio, infatti, fu proibito l'allestimento dei presepi nelle chiese. Paradossalmente,  però questo rigido divieto contribuì allo sviluppo delle scene natalizie, infatti mentre alcuni portarono i Presepi delle chiese nelle proprie case, in altri nacque  il desiderio di possedere tali rappresentazioni. I privati cominciarono così a commissionare opere a scultori ed artigiani con il risultato di un considerevole incremento nella produzione delle Scene  della Natività e di un netto miglioramento nella manifattura delle figure. 

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La Fuga in Egitto e gli animali del Presepe Monaco. Scene realizzate da Wilhelm Döderlein,1959. Figure scolpite in legno, dipinte, con abiti di stoffa. Altezza:25 cm.

 

 

 

A differenza della maggior parte delle raffigurazioni della fuga in Egitto, che mostrano la Sacra Famiglia mentre viaggia con un asino, questa Natività la raffigura mentre attraversa il Nilo con una barca. La riva del fiume è popolata da animali esotici: scimmie sghignazzanti tra le rovine di un tempio e alligatori nell'acqua bassa. In primo piano sulla destra,  una scimmia dalla dritta criniera sembra offrire un bouquet di fiori; apparentemente gli altri animali intorno a lei sono meno amichevoli. Il cane simile a "Succurath" protegge con la sua lunga coda i cuccioli che stanno sul suo dorso. La presenza di creature fantastiche in questa particolare scena sottolinea l'aspetto drammatico della Fuga.

I presepi realizzati a Monaco all'inizio del 19° secolo sono la migliore testimonianza di ciò. Molti scultori importanti avevano  le loro botteghe a Monaco, sebbene non ci siano molte notizie biografiche; la loro abilità, comunque, può essere ammirata attraverso le opere.

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Scena della Natività dal Convento Servita di Innsbruck, Nord del Tirolo, 1750. Figure scolpite, arti attaccati con il fil di ferro, teste modellate in cera, capelli di lino o lana, abiti di stoffa. Altezza: 18 cm.

 

 

 

La scena, rappresentazione tipica della Natività Tirolese realizzata intorno al 1750, si svolge  su una montagna che ha tre terrazze mentre sull'altopiano domina la città di Gerusalemme.Secondo la tradizione cristiana, la montagna  rappresenta il mondo, che sarà salvato con la nascita di Cristo. Anche la natura animata ed inanimata- paesaggio ed animali- è destinata  ad essere salvata come lo saranno il mondo ebraico, rappresentato dai pastori sulla sinistra, ed  il mondo pagano rappresentato dai Tre Saggi sulla destra.Gli angeli su entrambi i lati della stalla sono reminiscenze del coro della tragedia greca e dei messaggeri divini del dramma barocco. Probabilmente, questo presepe fu costruito dai Serviti stessi ed esposto annualmente nel convento. 

Un gruppo di artisti stabilitosi a Roma, i Nazareni, assunse il compito di dipingere temi biblici "correttamente", cioè rispettando il tempo e il luogo del santo evento. Sotto l'influenza dei  Nazareni, all'inizio del 19° secolo, nacquero le scene presepiali orientali, un tipo di rappresentazione particolarmente richiesta agli scultori di Monaco. Nelle città tedesche famose per i loro scultori, come Obermmargau in Bavaria e anche nel Nord e Sud  del Tirolo, furono prodotti, nel 19° secolo, pastori di grande qualità e valore, alcuni con abiti preziosi, altri finemente dipinti. La maggior parte di questi furono commissionati da una clientela privata 

 

Si ringrazia il Bayerisches Nationalmuseum di Monaco per la gentile collaborazione ed in particolare Nina Gockerell autrice del testo per la cortese autorizzazione a pubblicare l'articolo" Scene della Natività dalla regione alpina e da Monaco" con le relative foto.