L’acqua
di cui abbiamo parlato fin qui è fondamentalmente l’acqua del
mare; e questa, nella psicologia del profondo, rappresenta la
forza dirompente dell’inconscio.
Ma
l’acqua è anche pioggia che cade dal cielo a fecondare la
terra: promessa quindi e garanzia di vita, perché senza lo
sposalizio tra il cielo e la terra, sacro connubio che appunto
nella pioggia si rende visibile, non vi sarebbero le messi, non
vi sarebbero i frutti, né gli animali che di essi si cibano.
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L’acqua
che cade come pioggia è dunque di segno maschile (come appare
chiaro dal mito greco di Danae, che concepisce l’eroe Perseo
per opera di Zeus trasformatosi in pioggia d’oro), mentre sono
di segno femminile le acque delle sorgenti, abitate da creature
fantastiche, meravigliose, ma che pure sono portatrici di
pericolo. Le Naiadi greche ne sono un esempio.
Altre
creature delle acque, pericolose, eppure inevitabili per
l’uomo che vuole conoscere, sono quelle altre fantastiche
creature che vivono fra cielo terra e mare, che tutti conoscono
con il nome di Sirene.
E
un giorno, amico Lettore, dovrò pure parlarti della Sirena che
è indissolubilmente legata alla terra ed al mito di Napoli: la
Sirena Partenope. |