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Giuseppe,
quando prese come sua promessa Maria, era naturalmente anche lui
giovane. Coerentemente, spesso gli artisti lo hanno raffigurato,
come per esempio Raffaello, nel celebre "Lo sposalizio
della Vergine", raggiante di gioventú e bellezza (su
questo dipinto promettiamo qualche nota per i prossimi numeri).
Ma è invalsa popolarmente una raffigurazione di Giuseppe come
vecchio, a sottolinearne la saggezza e la funzione di sacro
custode.
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La tensione verso le superne dimore dello spirito è
talvolta raffigurata nella calvizie, il cui corrispettivo
simbolico è la tonsura sacerdotale, che nei primi secoli della
Chiesa prendeva quasi per intero il capo, lasciando solo una
"corona" di capelli. Anche a questa visione gli
artisti si sono adeguati.Per
quanto riguarda l'iconografia del Santo sul presepe popolare
napoletano, ancora una volta ti propongo una pagina del mio
vecchio libro, Il sogno di Benino:
"Nella grotta centrale del presepe, i tre sacri personaggi
attendono la venerazione dei pastori e dei Magi.
La Madonna, San Giuseppe e il Bambino.
Potremmo chiamarli semplicemente: la Donna, il Vecchio, il
Giovane?
Perché ella è sempre la stessa, né conosce la vecchiezza che
deturpa il volto e incurva le spalle: per questo il suo abito è
rosa, azzurro il suo manto.
I colori dell'aurora e del cielo sereno, i colori dell'eterna
gioventú.
Vecchio è Giuseppe, il casto custode. A volte gli artigiani lo
hanno rappresentato anche calvo: sacra tonsura, tensione al
cielo, a ciò che è spirituale.
Giuseppe si avvia all'estinzione, come il sole dei giorni
brumali, come l'anno vecchio malinconicamente spirante
all'avvento del nuovo.
Per questo rivestiamo Giuseppe di viola e di giallo, perché
dileguare è il suo destino, scritto nell'eterno girare dei
cieli.
Come l'anno vecchio cede all'anno nuovo, come il sole
illanguidisce per risorgere al solstizio, cosí il Vecchio
traspone se stesso nel Bimbo.
Nella mestizia dei giorni brumali, l'universo intero, giunto
alla crisi, contempla il sole, che, in dolce languore,
lentamente si estingue.
Santa Lucia
Sant'Agnello,
Santo Stefano
Santi Innocenti
Pregate per noi, perché non debba la vita precipitare nel
gelido buio del nulla.
A Sant'Antonio abate accenderemo fuochi di gioia, a gloria del
sole che, antico, eppur sempre nuovo, mostra al mondo il
miracolo dell'Eterno Ritorno."
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