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Anno3 - n.4 - Maggio 2003

 

 

LA CHIESA DI SAN LORENZO MAGGIORE

II PARTE: NOTIZIE STORICHE

 

 

Il “soqquadro” avvenne intorno al 1558, ma i lavori continuarono in misura notevole dal 1635 al 1650, per volontà dei frati superiori  che si succedettero in quegli anni. Fu rifatto il pavimento con cornici di marmo, furono rimossi bassorilievi e antiche lapidi, furono coperte di stucchi le colonne e trasformate le finestre dalla forma ogivale a quella rettangolare; sparirono gli archi a sesto acuto e infine fu chiusa la zona absidale.

Insomma, nel clima della Controriforma, e poi per almeno due secoli, vi furono cambiamenti radicali, fino a che l’aspetto gotico sparì del tutto, sotto pesanti sovrastrutture barocche.

Seguirono periodi di gravi difficoltà nell’Ottocento e nei primi del Novecento: i pericoli di crolli e una progressiva decadenza, che si accentuò quando, nel 1866, i Francescani furono allontanati, portarono alla chiusura dell’edificio nel 1905. Il recupero iniziò nel 1937, con il ritorno dei Francescani.

Ma solo di recente, grazie ai lavori di restauro iniziati dopo i disastrosi eventi della seconda guerra mondiale, la chiesa ha recuperato, almeno in parte, il suo aspetto originario, sì che oggi il tempio di San Lorenzo Maggiore si pone come uno dei luoghi sacri della città di Napoli che esercitano un maggiore fascino.  

(continua)                                                                                          

 

Tiziana Assante