Anno 1 - n.4 - Settembre 2001
|
|
|
EGITTO NASCOSTO
di
Maria
Hubert von Staufer
Con i problemi della Terra Santa che impediscono a molti pellegrini di fare una tradizionale visita natalizia ai luoghi di Betlemme quest'anno, ho cercato di capire quali possibili alternative vi fossero.
|
Nei primi secoli e fino al XVI secolo, molti pellegrini europei, in particolare provenienti dall'Italia, avrebbero attraversato il Mediterraneo verso Alessandria e Sakha nel Delta Settentrionale del Nilo, per fare un pellegrinaggio nel posto della Sacra Orma. Questo pellegrinaggio in quel tempo si diceva fosse paragonato per valore alla visita ai luoghi Sacri di Gerusalemme. Fra l'altro Sakha risulta essere molto più vicina e sicura per i pellegrini Europei che non la Terra Santa.
Bene, come Storica della Chiesa che si è fatta una bella nicchia su libri e programmi di Natale negli ultimi venti anni e più, sono sempre alla ricerca di nuovo materiale.
|
Decisi di concentrarmi sul viaggio della Sacra Famiglia in Egitto. Sicuramente, pensai, ci sarebbe stato qualcosa di valore da ricercare, sufficiente per un paio di paragrafi nel mio sito web ...
Quello che trovammo era straordinario. Una pista di pellegrinaggio completa che travalica attraverso il Sinai, giù per il Nilo nella Valle di Natroun e poi di nuovo su verso il Delta. Già geograficamente sorprendente in
se', abbiamo sperimentato l'Egitto come pochi turisti hanno fatto. Abbiamo cominciato il nostro pellegrinaggio al Monte Sinai e gradualmente abbiamo percorso la nostra strada sul cammino seguito dalla Sacra Famiglia.
Mentre eravamo lì alcuni stavano celebrando un Anno di Giubileo e la Cattedrale di S. Marco al Cairo era strapiena di pellegrini. Non so quello che la nostra guida Copta ha detto ai funzionari, laici, chierici e di polizia, che vennero a bloccare la nostra auto all'entrata del recinto, ma riuscimmo a passare con il tradizionale "Benvenuti".
Dopo aver visitato il santuario di Sant'Atanasio (da cui prende il nome il Simbolo
Atanasiano) ci unimmo ai pellegrini al santuario di S.Marco. I santuari erano luoghi tranquilli, senza folla, con poche persone che entravano alla volta, unite nelle preghiere e in sosta per pochi minuti per accendere candele per le loro petizioni.
|
Potemmo avviarci alla tomba e, secondo il costume, appoggiare le nostre teste su di essa e pregare. Non c'erano barriere, né funzionari che ce lo impedissero. Questo era un luogo di preghiera e petizione e non uno in cui trovare restrizioni per turisti, per quanto in un giorno come questo. Essi non sono abituati ai turisti, cosicché per loro ciascuno è un pellegrino.
|
In seguito ci sedemmo ad un piccolo caffè nelle adiacenze del posto a mangiare panini, fatti freschi su nostra indicazione in un piccolo pane tipo pitta, con una deliziosa insalata con farcitura piccante, tutta vegetale, senza latticini o carne secondo il loro Digiuno degli Apostoli.
Nei primi giorni della Chiesa infante, S. Marco portò la Cristianità in Egitto, e vi si fermò, scrivendo lì il suo Vangelo e fondando la Chiesa che si sarebbe trasformata nella Chiesa Copta Ortodossa. La loro liturgia è straordinariamente invariata dai tempi di S. Marco! Fin dai primi giorni, hanno costruito chiese e santuari ai loro santi, alla Sacra Famiglia e alle figure del Vecchio Testamento. Come in Terra Santa i santuari sono tenuti da diverse Chiese Cristiane, con predominanza di Copti e Greci Ortodossi e sono in evidenza anche Francescani così come lo sono in tutte le nazioni Cristiane Orientali.
Per esempio nel Monte Sinai abbiamo visitato le tombe di Mosè ed Aronne, il santuario dell'arbusto ardente, descritto da un pellegrino spagnolo del IV secolo come un posto antico; vedemmo il posto dove tradizionalmente Mosè scagliò per terra il vitello d'oro. Il Monastero di Santa Caterina, che fu costruito da Costantino nel IV secolo, è una vera e propria fortezza.
|
|
Fu costruito per ospitare le centinaia di eremiti che avevano le loro baracche sparse sul monte santo allo scopo di proteggere il sepolcro e i luoghi. L'Arbusto Ardente è lì, nella sua antica teca murata. Molti tentativi di portare talee e di far crescere sono falliti e la varietà non cresce in nessun altro posto dell'intera penisola. Divertente per noi, ma probabilmente prova di una fede più semplice, c'è un estintore piazzato in modo discreto accanto alla teca!
Adesso il grande monastero è in mano a una dozzina di monaci Greci Ortodossi, al posto delle centinaia che vi erano prima, ma la loro
biblioteca è famosa presso gli studiosi per la sua raccolta di
documenti
|
rari ed antichi.Abbiamo avuto alcuni problemi a rintracciare valide guide e autisti, ma alla fine con il sollecito aiuto della Polizia Turistica reclutata ad hoc, che si trova ovunque, abbiamo trovato prima la strada per il Cairo e poi per metterci sulle orme della Sacra Famiglia nel loro soggiorno di due anni. Il racconto del loro viaggio del IV secolo è custodito in Vaticano, ma nessuno lo legge più!
|
E' una di quelle tracce di evidenza un po' nascoste si sono cercate di coprire dal momento che non costituiscono una prova davvero buona. Ma è prova sufficiente per il fedele in Egitto e per molti Italiani e Americani che hanno ormai trovato la loro strada verso questi posti
|
|
rimasti inalterati in modo davvero straordinario.Delle molte vestigia della Sacra Famiglia che abbiamo visitato, probabilmente la più commovente è il posto sul Nilo dove la famiglia è stata ad aspettare che la barca permettesse loro di attraversare il fiume. Ciò è ben documentato e la grotta dove rimasero e i gradini per i quali sono discesi sono gli stessi di allora. Abbiamo camminato sulle loro orme, toccato le pietre che essi hanno toccato. E' stata un'esperienza profondamente commovente. La chiese costruita sul posto è, come tutte le chiese
Copte, bella. Piena di icone e sorprendenti lavori d'arte a partire dal IV secolo in molti casi o in alcuni posti anche prima.
Una delle più venerate reliquie è quella dell'Impronta del Bambino Gesù. Dal secondo secondo secolo. Dal II al XVI secolo, questo luogo d'Egitto nel Delta Settentrionale del Nilo fu un sito primario di pellegrinaggio paragonabile a Gerusalemme, per pellegrini sia di Oriente che di Occidente, dal momento che era facilmente accessibile dal Mediterraneo. Il santuario possiede quella che si ritiene sia la pietra dove è impressa l'Orma del piede di Gesù. Si creda quel che si vuole, è la fede ciò che rende valido un luogo di pellegrinaggio, non gli artefatti, e questa reliquia è di certo altrettanto bella come tutte le altre. La cosa emozionante è che la reliquia è posta in una dispensa di vetro, con altre reliquie nella parte di dietro della chiesa. Il principale focus nella chiesa è, come deve essere, il santuario, non la pietra, per quanto una sacra pietra! Abbiamo potuto comprare del pane stampato con le parole della consacrazione; i fogli sono utilizzati nella festa
dell'Eucarestia e sono cotti sulle pietre come lo sono stati da millenni. Anche i bambini piccoli ricevono la Santa Comunione, con il sacerdote che asciuga le bocche dei bimbi tenuti in braccio!
|
Dopo il sacerdote ha dato a mio marito, alla nostra guida e a me una speciale benedizione e un'unzione con olii sulla testa, la gola e i polsi. Per simbolizzare pensieri puri, parole pure e il passaggio dall'oscurità alla luce con la Resurrezione di Nostro Signore.
Mentre eravamo lì incontrammo molti pellegrini provenienti da parrocchie dell'Italia e del Canada. Il resto del mondo non ha ancora preso confidenza con le delizie di questi posti inalterati.
l sentimento di tutti alla fine era che davvero avevamo camminato sulle orme
|
di santi ed il pensiero della continuità era tanto acuto come una visita in Terra Santa, ma soprattutto c'era l'assenza di eccessivo turismo. E' stato un vero pellegrinaggio, del tutto simile a quello che è stato fatto per circa duemila anni. Molto diverso - e molto speciale, in particolare per le restrizioni della Terra Santa - un pellegrinaggio alla Terra Santa d'Egitto è certamente da non considerare secondo a nessuno!
*(per consigli su come fare un pellegrinaggio sicuro con guide qualificate e
di buona reputazione ai luoghi sacri d'Egitto, prego contattare Andrew o Maria Hubert von
Staufer, e-mail: maria@christmasarchives.com
|
Copyright
Maria Hubert von Staufer 2001
|
|
|
|