Il gruppo del Mistero viene ambientato
in una grotta arricchita da resti in rovina di un tempio pagano, i personaggi indossano i
costumi delle province del regno, siano essi mandriani, contadini, miseri, patrizi. Il
presepe diventa specchio della vita quotidiana, con le miserie del popolo minuto e il
fasto e lo splendore della nobilt�, larte supera, travalica la rappresentazione del
mistero come era avvenuto fino a quel momento e anche le altre scene del complesso
presepiale presentano mescolanze di sacro e di profano, confusione di epoche, intrusione
di elementi esotici, simbolismo pi� o meno palese. Come il tempio in rovina accanto alla
grotta, eco delle scoperte archeologiche del momento, starebbe ad indicare il trionfo del
cristianesimo sul paganesimo, accanto agli Angeli che annunziano agli umili la nascita del
Signore che li riscatter� dallantico servaggio, vi sono gli ori, lo sfarzo delle
vesti dei Magi, del loro seguito, della nobilt�.
Ci� pot� avvenire grazie al rigoglioso fiorire di scultori quali G. Sammartino, e
Lorenzo Vaccaro e di tanti altri quali L. Mosca, F. Celebrano, M. Bottiglieri, gli
Ingaldi, N. Vassallo, solo per citarne alcuni, i quali, oltre che ad opere monumentali in
marmo o materiali nobili per chiese ed edifici pubblici, non disdegnarono di scolpire nel
legno o modellare in crete testine di pastori.
Larte presepiale dette vita a sua volta, ad un vivace, diversificato artigianato.
Accanto al lavoro creativo dei maestri nelle botteghe dove collaboravano
allievi ed operai, ferveva loperosit� di artigiani specializzati: setifici con
telai particolari, sarti, falegnami, cesellatori, argentieri, bardatori, ecc.
Fu il presepe napoletano del 700 secondo la definizione dello studioso Raffaello
Causa, nel suo IL PRESEPE CORTESE : ....voce tipica della cultura
artistica nella Napoli del 700.....il presepe che diremo cortese per
differenziarlo dal vecchio presepe di chiesa... si rivela esperienza mondana,
sostanzialmente disincantata e laica, giuoco alla moda della corte, dellaristocrazia
, dei ricchi borghesi.. disimpegno delite di cui si attendeva nelle ore sfaccendate
del giorno... Ed appunto con il tramonto di questa societ� tanto raffinata e dal
gusto bizzarro la favola del presepe settecentesco si conclude.
Con lascesa progressiva della borghesia, che sar� sempre pi� folta ed attiva,
nacque, il pastore di terracotta, di varia qualit� e misura, accessibile a tutte le borse
ed in proporzione con scenografie dalle dimensioni sempre pi� ridotte. Il presepe ,
specchio della vita quotidiana, presenta ora una vita pullulante di interessi e di
mestieri.
Quanto al carattere peculiare del presepe di oggi, occorre osservare che prevale la
tendenza ad ispirarsi al 700 come al secolo doro del presepe (scenografia,
pastori, animali, accessori. ), espressione del bello tout-court ;
l800 con la sua scenografia, specchio di una vita pi� reale e con i suoi pastori di
terracotta ha numerosi seguaci, attenti particolarmente agli usi, mestieri, utensili, ora
.....tramontati. Anche i moderni presepi in miniatura, i minipresepi, popolati
da pastorini di qualche centimetro (= moschelle), ispirano eccellenti artisti ed artigiani
darte e godono di particolari favori.
Nel corso del nostro secolo, segnato dalla tragedia di due conflitti mondiali, il presepe
ha attraversato momenti di sopito interesse. Da circa trentanni sta vivendo un periodo
particolarmente felice sia per lattivit� di abili, fantasiosi artisti, artigiani,
hobbysti, sia per linteresse di collezionisti, di appassionati, di simpatizzanti, di
folle di amanti del presepe che ogni anno in dicembre rinnovano lantico rito di
andar per presepi. |